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Forno Giapponese ecologico

Arriva dal Giappone il pane ‘ecologico’, prodotto utilizzando un forno a legna all’europea che brucia il legname avanzato dall’opera di diradamento delle foreste, un procedimento che allo stesso tempo aiuta la crescita degli alberi e abbatte le emissioni di anidride carbonica in atmosfera. L’idea e’ venuta ai titolari della ‘Konoha Bread Factory’, una eco-panetteria sui monti alle porte di Tokyo gestita da una organizzazione di salvaguardia del patrimonio forestale, che ha pensato di riciclare il legname di scarto, solitamente inutilizzato nonostante il Giappone ne importi dall’estero una quota pari all’80% del proprio fabbisogno visto che la produzione nazionale e’ estremamente costosa. La panetteria ‘verde’ - tutta rigorosamente naturale, compresi tavoli e sedie fatti con legno riciclato - brucia circa 30 chilogrammi di legname di scarto ogni mattina, ed e’ capace di infornare per ogni turno oltre 300 sfoglie di pane, grazie al fatto che il forno rimane sufficientemente caldo anche dopo che il fuoco si e’ estinto. La fornace, di stile europeo, e’ stata costruita con pietre fatte venire direttamente dall’Austria, e austriaci sono anche gli artigiani invitati in Giappone per assemblare la struttura. ”Riciclare il legname di scarto del diradamento aiuta le foreste a crescere - dichiara uno dei responsabili della panetteria ecologica - e inoltre questo sistema ci permette di abbattere il consumo energetico evitando l’utilizzo di elettricita’ e gas”.

Fonte Ansa.it

Manipolazione e battaglia mediatica?

Non si parla altro che di crisi economica dovuta agli aumenti di prezzo del pane e della pasta, con la proclamazione (perchè?) di una giornata di sciopero, il prossimo 18 settembre, dei due alimenti che rappresentano la base della nostra dieta mediterranea.
Fermiamoci, però, un momento e pensiamo.
Una famiglia di quattro persone consuma in media 112 kg di pasta all'anno (28 kg a testa x 4).
Ora, quanto costa un kg di pasta? Facciamo una media di 1,5 euro/kg.
Gli aumenti registrati sembrano assestarsi tra il +25 e il +30 per cento. Prendiamo pure la seconda ipotesi. Cosa significa? Che un anno fa la pasta costava circa 1,05 euro/kg.
L'aumento è infatti di 45 centesimi (0,45) di euro. Quindi, 0.45 x 112 dovrebbe darci il dato che più ci interessa, ossia l'aumento, in un anno, della spesa che una famiglia di quattro persone deve affrontare.
Il risultato è di 50 euro...
Cinquanta euro, in un anno, per quattro persone.
Cioè 12,5 euro a testa, in un anno.
E ancora, circa un euro in più al mese a testa.
UN EURO IN PIU' A PERSONA, AL MESE.
Lo stesso discorso si può fare per il pane.

Può essere questa la cifra responsabile del tracollo finanziario della famiglia media? Non dovremmo invece parlare degli aumenti (di prezzo) di affitti, mutui, scuola, medicinali, energia, benzina, trasporti? Non sono forse questi, ed altri ancora, i responsabili della messa in crisi del nucleo familiare? Che incidono maggiormente sull'erosione dello stipendio o della pensione?
Perchè politici, media, associazioni, vogliono metterci in testa che la colpa di tutto risiede nel pane e nella pasta?


Tranello bombolone

"Non ho mangiato nulla, eppure...". Gli spuntini sulla spiaggia sono tra i principali responsabili dei chili di troppo del dopo-vacanza. Ma come resistere, a metà mattina, al richiamo di focaccia e bomboloni? Basterebbe pensare che, in entrambi i casi, si viaggia sulle 300-350 calorie per etto, con 10-12 gr di grassi (più zuccheri e crema per il bombolone). Meglio ripiegare su una fetta di pane con un velo di marmellata e su frutta fresca, come anguria o albicocche: 100 gr anguria contengono 15 calorie e niente grassi, e 100 gr di albicocche 28 calorie, niente grassi, e tantissimi minerali che aiutano l'abbronzatura. All'ora di pranzo, la classica piadina romagnola con il crudo va bene se sostituisce tutto il pasto, con le sue 400 calorie; ma, per raggiungere le stesse calorie ci si può concedere un piatto di prosciutto e melone, un'insalata di verdura con un filo d'olio di oliva e una coppetta di macedonia con una pallina di sorbetto. Una tentazione che è bene evitare sono gli arancini di riso: uno solo infatti contiene 250-300 calorie. Preferiamogli piuttosto una pizza al pomodoro che raggiunge le 480 calorie, ma ha meno grassi e sazia in maniera definitiva. Nel pomeriggio la voglia di gelato si fa sentire?Se ci si è tenuti leggeri, va bene anche il cono del gelataio, circa 290 calorie. Altrimenti conviene orientarsi su un ghiacciolo, 137 calorie, o una granita, 140 calorie. Altri tranelli da aggirare?Meglio il sacchetto di pop corn da 5o gr, 189 calorie e 2 gr di grassi, rispetto a a uno di patatine: a parità di peso, contengono 260 calorie  e 15 gr di grassi. Infine, da rivalutare lo spuntino a base di lupini: 100 gr contengono 114 calorie e 2 gr di grassi. Invece, attenti a non esagerare con i pistacchi: 100 gr significano 608 calorie e 56 gr di grassi, ovvero come 3 panini con hamburger e salsine.

Pia Bonanni 

(tratto da : Io donna- corriere della sera)


Arriva la guardia di finanza

ROMA - Il pane e la pasta costano. Troppo. Le casalinghe e le associazioni dei consumatori se ne sono accorte da tempo. Da oggi, a controllare ci sarà anche la Guardia di finanza. A chiedere l'intervento delle Fiamme gialle è stato il Garante per la sorveglianza dei prezzi, Antonio Lirosi. Che già aveva registrato il costo eccessivo dei prodotti cerealicoli. E ora ha deciso di passare all'azione. 

L'attività di controllo, che sarà svolta sull'intero territorio nazionale, riguarderà un campione significativo di soggetti operanti nei settori della produzione, dello stoccaggio e della vendita del grano, ma anche dell'industria molitoria, della trasformazione intermedia (lavorazione delle farine e delle semole), dei panifici e pastifici di grandi dimensioni e, infine, della vendita al dettaglio di pane e pasta. 

Per la Coldiretti il grano, nel passaggio dal campo alla tavola, subisce aumenti del 369% nel diventare pasta e addirittura del 1.325% se si trasforma in pane. Un dato in netto contrasto con le quotazioni del cereale, che dall'inizio dell'anno sono calate del 40%. 


Il pane più buono

Il vostro impasto come è fatto? E il pane più buono è di tipo croccante o morbido, condito con olio e strutto o di che genere?

A me piacciono le rosette, quelle condite con olio e strutto, restano tenere anche dopo un giorno.... sinceramente il pane croccante non mi piace troppo.

Ovvio che se l'impasto è fatto col poolish o con la madre si sente tantissimo. La qualità con questi tipi di impasto è favolosa!

Benvenuti

Oggi si apre il nuovo sito dell'Accademia del Pane, costruito per chi vuol parlare del futuro dei panifici, per chi cerca un pane più leggero e digeribile, per chi vuole conoscere nuove ricette, ma soprattutto per chi vuol mangiare il buon pane di un volta.

Questo spazio è per tutti voi. Lasciate qui i vostri commenti e dialogate con la comunita'. 

Il primo argomento sul quale vogliamo farvi discutere è il seguente:

I PANIFICI ITALIANI SENTONO L'ESIGENZA DI TROVARE NUOVE PROPOSTE COMMERCIALI O IL PANIFICIO COSI' COM'E' VA BENE A TUTTI ? 

Attendiamo i vostri commenti e le vostre provocazioni.


Il pane oggi

Cosa si intende per pane?Il pane , stando al dizionario, è quell'alimento composto da farina ,acqua,  sale, lievito, e se condito o speciale, tutta una serie di altri ingredienti.

Siamo sicuri che sia solo questo?

Da tempi immemori il pane ha rappresentato per l'uomo non solo un alimento ma anche una sorta di salvezza; non esiste religione che non contempli il pane come frutto del lavoro dell'uomo e che non ne decanti le caratteristiche. Il pane entra anche nella retorica moderna, nei proverbi, e nei testi dei cantautori. Cosa ne pensate?In un contesto moderno e globale ha ancora senso parlare del pane come cibo portante della nostra dieta?


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